NUORO, 21 MARZO 2024 – Questa mattina nel reparto di Pneumologia dell’Ospedale Cesare Zonchello, hanno portato la loro atmosfera di festa e di famiglia le note cadenzate dell’organetto sardo, suonato dalla dolce virtuosa di Lodè, Dalila Deiana, e i passi ritmati del “passu torrau” e del “ballu brincu”.

Una sorpresa fatta in dono per un paziente speciale che, nei giorni scorsi, aveva manifestato la sua grande passione per la musica popolare sarda, e che poi si è estesa, col potere trascinante della musica, a tutto il reparto. L’idea di organizzare il tutto è balenata all’IFO Andrea Pes. Idea sposata con entusiasmo dalla direttrice del reparto nuorese, Cristina Monni, e da tutto il restante personale, che ha dimostrato, ancora una volta, un lato umano e professionale non comune con pazienti e familiari.

«La musica – ha spiegato Andrea Pes – è da tempo considerata un’utile ausilio alle terapie perché attiva una stimolazione multisensoriale, relazionale, emozionale e cognitiva, che consente di ottenere un maggior beneficio dalle cure».

La direzione strategica aziendale dell’ASL n. 3 di Nuoro, assente all’emozionante evento improvvisato, causa impegni inderogabili su più fronti, ha voluto rimarcare la sua vicinanza con un messaggio di plauso del direttore Paolo Cannas: «Siamo entusiasti di questa iniziativa, che rappresenta un passo in più nell’organizzare i nostri ospedali come luoghi qualificati per prestazioni tecnologicamente avanzate sì, ma anche luoghi dove si vuole mantenere un rapporto con le relazioni, con gli affetti, con il mondo esterno, di cui l’arte fa parte, quindi anche con la musica. Credo che questa possa essere una bellissima esperienza per tutti, anche per medici e personale infermieristico, che talvolta si trovano coinvolti anche emotivamente in situazioni difficili e impegnative».

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