Intensità di cura. L’ASL n. 3 difende la scelta organizzativa
NUORO, 7 LUGLIO 2022 In riferimento agli articoli di stampa e sui social media, inerenti l’accorpamento dei tre reparti di Geriatria, Medicina e Nefro-dialisi nella struttura per intensità di cura, la Direzione aziendale dell’ASL n. 3 di Nuoro evidenzia che si tratta di un atto dovuto, in quanto la soluzione logistica temporaneamente adottata, grazie alla disponibilità dell’Unità Operativa di Geriatria, pur non confortevole come quella della Nefrologia e Dialisi, era in quel momento l’unica praticabile, considerato che il trasferimento andava fatto necessariamente entro il giorno 5 luglio (dopodiché la Nefrologia, che vede mancare alcuni medici e infermieri per malattia, non avrebbe potuto garantire il turno del medico).
NUORO, 7 LUGLIO 2022 In riferimento agli articoli di stampa e sui social media, inerenti l’accorpamento dei tre reparti di Geriatria, Medicina e Nefro-dialisi nella struttura per intensità di cura, la Direzione aziendale dell’ASL n. 3 di Nuoro evidenzia che si tratta di un atto dovuto, in quanto la soluzione logistica temporaneamente adottata, grazie alla disponibilità dell’Unità Operativa di Geriatria, pur non confortevole come quella della Nefrologia e Dialisi, era in quel momento l’unica praticabile, considerato che il trasferimento andava fatto necessariamente entro il giorno 5 luglio (dopodiché la Nefrologia, che vede mancare alcuni medici e infermieri per malattia, non avrebbe potuto garantire il turno del medico).
«Il modello per intensità di cura, in ogni caso – spiega il Direttore Generale dell’ASL n. 3, Paolo Cannas –, è un modello che può migliorare il servizio è vogliamo cercare di renderlo efficiente. Ovviamente servono più medici e Siamo in attesa che venga bandita da ARES una selezione a tempo determinato, per potenziare gli organici della Nefro-dialisi. Siamo in attesa che ci arrivino anche i medici internisti per la Medicina e la Geriatria».
«Sul difetto di comunicazione e sulla non perfetta gestione del trasferimento – conclude Cannas – parlerò con i coordinatori e con i responsabili, ma già da ora posso dire che se le cose vanno bene è merito dei dipendenti, se le cose vanno storte è colpa mia. Perciò mi scuso personalmente per i disagi subiti dai pazienti e lavorerò per migliorare il servizio».
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