Giornata Internazionale della Donna. Il messaggio della ASL di Nuoro
NUORO, 8 MARZO 2023 – «Mai come quest’anno, in questa giornata che non vuole essere solo di festa, ma soprattutto di riflessione, sento il dovere di ringraziare tutte le donne che operano in prima linea per la salute dei cittadini nuoresi (e non solo)». È quanto dichiara la Direttrice dei Servizi Socio Sanitari dell’ASL n. 3 di Nuoro, Gesuina Cherchi, anche a nome di tutta la Direzione strategica aziendale, in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
NUORO, 8 MARZO 2023 – «Mai come quest’anno, in questa giornata che non vuole essere solo di festa, ma soprattutto di riflessione, sento il dovere di ringraziare tutte le donne che operano in prima linea per la salute dei cittadini nuoresi (e non solo)».
È quanto dichiara la Direttrice dei Servizi Socio Sanitari dell’ASL n. 3 di Nuoro, Gesuina Cherchi, anche a nome di tutta la Direzione strategica aziendale.
In Italia il primato nella sanità spetta alle donne. Sono oltre 400mila quelle che si prendono cura della nostra salute, più del 67 per cento del totale del personale dipendente del Servizio sanitario nazionale. Un trend in crescita da almeno dieci anni (nel 2010 le donne rappresentavano il 63,7 per cento). Medici, infermiere, biologhe, operatrici sanitarie, tecniche di laboratorio, impiegate amministrative che ogni giorno dedicano anima e corpo alla nostra sanità pubblica. In occasione della Giornata internazionale della donna Gesuina Cherchi, in quanto rappresentante femminile tra le cariche apicali dell’azienda socio sanitaria locale, vuole lanciare un messaggio di sincera stima e fiducia a tutte le dipendenti.
«In questa giornata dedicata alle donne – prosegue Cherchi – voglio ringraziare tutte le Dottoresse, le Ricercatrici, le Dirigenti, le Infermiere e tutte le Operatrici dell’ASL n. 3 di Nuoro, che ogni giorno lavorano senza sosta per garantire e tutelare la salute dei cittadini, e che non si tirano mai indietro, ma anzi sono sempre in prima linea nel fronteggiare le emergenze, ma anche la quotidiana routine della sanità nuorese».
La sfida della medicina di genere
La riflessione della Dottoressa Cherchi giunge quanto mai opportuna, considerato il suo impegno storico a favore delle operatrici in sanità. Basti ricordare che, dal 28 marzo 2021, è Coordinatore del Tavolo Regionale per la predisposizione del “Piano regionale sulla Medicina di genere. Senza contare che ha rivestito il ruolo di componente del Tavolo ISS (Istituto Superiore della Sanità) per la Medicina di Genere, e che, a livello aziendale, ha promosso e coordinato il programma nazionale Bollini Rosa, iniziativa della Fondazione ONDA (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere), che negli ultimi anni ha portato lusinghieri riconoscimenti all’Ospedale San Francesco, premiato con 3 bollini, massimo della valutazione. «Se da una parte – spiega Gesuina Cherchi – quasi il 70 per cento del comparto della sanità è rosa, dall’altra le cure sanitarie parlano ancora troppo poco al genere femminile. Per questo motivo una delle esigenze del nostro Ssn è lo sviluppo della medicina di genere. Un’espressione con cui l’Organizzazione mondiale della sanità definisce lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. Il ministero della Salute ha adottato un Piano per la sua applicazione e diffusione e l’Italia è diventata il primo Paese in Europa a inserire ufficialmente il concetto di “genere” in medicina. Un primo passo importante per assicurare cure personalizzate, più attente alla salute della donna, che sviluppa sintomi diversi da quelli dell’uomo richiedendo per questo terapie più specifiche».
Ultima modifica
8 Marzo, 2023