NUORO, 25 GENNAIO 2023 – Nella ASL n. 3 di Nuoro prende forma il progetto per realizzare un nuovo modello di assistenza territoriale di prossimità per portare le risposte ai bisogni di salute il più vicino possibile ai cittadini.

Un’ulteriore tappa di questo processo si è svolta ieri mattina, nella sala conferenze dell’Ospedale San Francesco di Nuoro, in occasione di un partecipato workshop dal titolo “Il nuovo modello di assistenza territoriale in un’ottica One Health”. Un termine che sta a indicare letteralmente “una sola salute”, in un nuovo approccio nel quale le collaborazioni interdisciplinari e le interazioni tra i professionisti, anche a livello locale, possono rappresentare un nuovo schema di gestione che contribuisce a rendere efficace e sostenibile l’organizzazione del sistema sanitario.

Il workshop nuorese ha rappresentato, in particolare, un momento di confronto importante per introdurre quella che è una figura professionale centrale per la Medicina di Prossimità: l’Infermiere di comunità.

Figura professionale il cui avvio “sperimentale” nel Distretto Socio Sanitario di Sorgono e nel rione storico Santu Predu di Nuoro ha già dato indicazioni utilissime alla direzione aziendale per un suo utilizzo ancora più sistematico ed efficace.

Per l’Azienda socio sanitaria locale nuorese sono intervenuti: Paolo Cannas, Direttore Generale, Serafino Ponti, Direttore Sanitario, Alessandro Carrus, Dirigente delle Professioni Sanitarie, Mauro Pisano, Direttore dell’Unità Operativa Complessa Cardiologia e U.T.I.C. dell’Ospedale San Francesco, e gli ingegneri clinici Eleonora Marchi e Marta Vargiu.

Dalla giornata sono emersi alcuni spunti particolarmente interessanti: in particolare l’impiego dell’Infermiere di comunità quale punto di riferimento sanitario nel territorio, per la presa in carico dei pazienti cronici e delle persone fragili.

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