Inaugurata la Centrale operativa territoriale (COT) dell’ASL di Nuoro

NUORO, 27 maggio 2024 – Inaugurata ufficialmente questa mattina, nella Casa della Comunità San Francesco di via Demurtas (al piano terzo), la prima Centrale Operativa Territoriale (COT) aziendale del Nuorese, col valore aggiunto di essere contigua alla Centrale di tele-monitoraggio, che segue con successo 450 pazienti affetti scompenso cardiaco, monitorati costantemente nel proprio domicilio, e per i quali, per qualsiasi bisogno, interverranno direttamente gli stessi dieci Infermieri di famiglia e Comunità in forze alla COT aziendale.

NUORO, 27 MAGGIO 2024 – È stata inaugurata ufficialmente questa mattina, nella Casa della Comunità San Francesco di via Demurtas (al piano terzo), la prima Centrale Operativa Territoriale (COT) aziendale del Nuorese.

Una sede non a caso, visto che la COT dell’ASL di Nuoro, rispetto alle altre centrali della regione, ha un valore aggiunto non trascurabile: la sinergia, facilitata anche dal fatto che le sale sono attigue, con la Centrale di tele-monitoraggio, che segue con successo 450 pazienti affetti scompenso cardiaco, monitorati costantemente nel proprio domicilio, e per i quali, per qualsiasi bisogno, interverranno direttamente gli stessi dieci Infermieri di famiglia e Comunità in forze alla COT aziendale.

Si tratta, in sostanza, di un altro piccolo importante passo verso una sanità di prossimità, più vicina ai cittadini, che riduce la spesa e la pressione sugli ospedali e garantisce lo sviluppo coordinato dell’assistenza territoriale.

Finanziata dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), la COT aziendale di Nuoro farà da punto di coordinamento per l’altra COT territoriale, dislocata a Macomer, che sarà strutturalmente disponibile entro giugno.

In questa fase iniziale la nuova struttura aziendale può contare sull’IFO (Incarico di Funzione Organizzativa), nella persona del dottor Federico Pinna, che sarà supportato da dieci Infermieri di Famiglia e Comunità (IfeC), un addetto del personale amministrativo e un’assistente sociale

A regime la COT svolgerà la funzione di coordinamento della presa in carico dei pazienti e di raccordo tra servizi e professionisti, attraverso un modello organizzativo innovativo, al fine di assicurare continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria, assicurando gli standard di interoperabilità e l’interfaccia con gli ospedali e la rete dell’emergenza-urgenza.

«Al momento – spiega il dottor Gianluca Doa, direttore della Struttura Complessa Qualità,.Governo Clinico e Gestione dei Processi Clinici e Logistici dell’ASL di Nuoro, che sovrintende le COT – partiremo con la tipologia di transizione “Ospedale-Territorio”, che – operando in stretto raccordo col PASS (Punto di Accesso Unitario dei Servizi Sanitari) dell’Ospedale San Francesco, e con i PUA/UVT (Unità di Valutazione Territoriale) dei 4 Distretti (Nuoro, Macomer, Siniscola, Sorgono), ci permetterà, tra le altre cose, di gestire in maniera informatizzata le dimissioni protette ospedaliere: strumento indispensabile per garantire la continuità delle cure ai pazienti “fragili”, affetti da malattie croniche e degenerative».

Facciamo un esempio concreto. In caso di dimissioni “difficili” di un anziano o di un paziente fragile, per il quale, alla dimissione, si prevede la necessità di supporto sanitario/sociale, l’Ospedale San Francesco, attraverso il PASS, esprime il bisogno di continuità delle cure e individua gli elementi e il grado di complessità del caso in modo che, in raccordo con gli altri attori coinvolti (ADI – Assistenza Domiciliare Integrata, servizio sociale ecc.) e con l’UVT, la COT intervenga, contribuendo a identificare la struttura/il servizio più appropriato rispetto al percorso di cura verso il quale si vuole indirizzare il paziente. In pratica la COT coordina, traccia, monitora e interviene con gli Infermieri di Famiglia e Comunità per garantire il buon esito della transizione.

«L’entrata in funzione della COT aziendale – commenta il Direttore Generale, Paolo Cannas – peraltro in sinergia e continuità con il nostro fiore all’occhiello della Centrale di tele-monitoraggio, con la Telemedicina e ora il Metaverso appena avviato in via sperimentale nella sanità penitenziaria, rappresenta un altro traguardo verso la auspicata sanità di prossimità, supportate da uno sforzo organizzativo e un investimento tecnologico che, siamo sicuri, apporterà benefici via via sempre più tangibili ai cittadini del Nuorese».

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27 Maggio, 2024